La raccolta di targhe incendio Ungheresi
Önkéntes Tűzoltó Segély (Assistenza Pompieri Volontari) Questo non è il nome di una compagnia di assicurazione, ma un nome collettivo, dato ai volontari che in Transilvania operavano in quasi ogni comune (specie nei territori abitati dai sassoni, più tardi anche sulla terra dei Székely), i quali in caso di incendio dovevano affrettarsi per lo spegnimento in base ai compiti loro assegnati. Non erano compagnie di assicurazioni, ma neanche degli enti registrati, ma una specie di circoli privati. Per questo non è possibile parlare di periodi, la situazione cambiava da villaggio a villaggio. Purtroppo non esiste molta documentazione su questo fenomeno, ma forse si può accettare l’idea che la sua origine risalga alle imprese create su base mutualistica nelle città del contado dei sassoni. Le città abitate da questi sassoni (zips) furono date in pegno alla Polonia e nel 1772 tornarono alla madrepatria. Forse anche l’idea proveniva dalla Polonia, fatto sta che per vari motivi (situazione economica e mancanza di mezzi tecnici), già nel 1792 hanno dovuto cessare le loro attività. Tornando ai villaggi transilvanici, anche queste comunità volontarie usavano delle targhe, che illustrano solo un oggetto, arnese senza alcuna scritta, che venivano inchiodate sulla porta o sulla staccionata della casa. La campana veniva inchiodata sul muro della chiesa, perché in caso di incendio, era compito del prete dare l’allarme con la campana. Tutti gli altri dovevano correre sul luogo dell’incendio con l’arnese a loro assegnato (secchio, badile, zappa, scure, piccozza, forcone ecc.). Queste targhe in gran parte erano di latta, raramente di zinco, ma sulla terra dei Székely preferivano usare le ceramiche di Korond. Prevalentemente erano quadrangolari, raramente rettangolari in orizzonte o verticale. Di queste ne presentiamo alcune. ÖNKÉNTES TŰZOLTÓ SEGÉLY ÖT ÖT 1 - R ÖT 2 - R ÖT 3 - R
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