La raccolta di targhe incendio Ungheresi

Finita la guerra, ogni attività assicurativa perse di significato. L’occupazione tedesca nel 1944, le conse- guenti deportazioni, i bombardamenti, l’accerchiamento e l’assedio di Budapest e infine l’occupazione so- vietica avevano lasciato dietro di sé solo devastazioni. Anche gran parte delle sedi e degli immobili delle so- cietà di assicurazione era stata distrutta. In base all’armistizio tutte le compagnie tedesche operanti in Ungheria e loro affiliate Anker con Turul, Turul Vita, la Wiener Allianz, la Danubio-Concordia, la Elementare succeduta alla Anglo-Elementare, la Vic- toria di Berlino ed altre) divennero proprietà sovietica e una commissione inviata da Mosca le raggruppò un una unica società. Nacque così nel 1947 la Keleteurópai ( Esteuropea ). Il 1° agosto 1946 è entrato in vigore il fiorino e questa valuta forte dette speranza di una ripresa dell’economia. La creazione di una società per azioni sovietica accanto alle imprese già esistenti rafforzò la fiducia in una nuova economia di mercato. Dopo le elezioni del 1947 questa fiducia sparì ben presto. Il piano economico triennale nazionalizzò le banche ed ogni altra impresa in cui le banche avessero una partecipazione superiore al 20%. Così furono nazionalizzate la Prima Ungherese, con tutte le sue affiliate (Hazai, Ungaro-Olandese, Kisbirtokosok ( Piccoli Proprietari ), la Mutua Ungherese Bestiame, la Pannonia Riassicurazioni, la Gazdák ( Proprietari Agricoli ) e affiliate (Prima Cristiana e Budapest Riassicurazioni). Diverso trattamento fu riservato alla Providentia, in cui era forte la partecipazione tedesca divenuta sovietica. Il monopolio della compagnia di stato Nel 1949 finì il periodo di transizione ed iniziò lo smantellamento della proprietà privata: tutte le im- prese private passarono sotto la gestione dell’Istituto Centrale Finanziaro ( Pénzintézeti Központ ) e la loro messa in liquidazione si completò nel 1952. Così cessarono la loro attività in Ungheria le Generali di Trieste e la sua affiliata Centroeuropea-Minerva, l’Adriatica pure di Trieste con le sue affiliate Foncière Általános, Infortuni Internazionali, Astra e Anglo-Danubian Lloyd (che nel 1940 diventò Danubia). Nel maggio del 1949 fu fondata la compagnia di Stato Állami Biztositó , che con effetto retroattivo dal 1° gennaio incorporò tutte le compagnie private rimaste, ivi comprese quelle sotto la gestione dell’Istituto Centrale della Finanza. Con ciò si realizzò il monopolio di Stato dell’assicurazione ungherese. Malgrado il monopolio, la Állami Biztositó non ebbe vita facile. Ogni impresa incorporata aveva le sue regole, diversi metodi di lavoro, diversi tipi di polizze, differenze nei compiti dei dipendenti e nel loro in- quadramento. Cosicché fu impossibile creare un denominatore comune. A queste difficoltà si aggiunse, per un verso, la diffidenza della popolazione dovuta al fatto di aver a che fare con un’impresa in regime di mo- nopolio, e, per un altro, l’inflazione che aveva annullato le riserve finanziare delle imprese. Nel tentativo di sollevare le sorti della compagnia, lo Stato introdusse l’assicurazione obbligatoria in- cendio e grandine per tutti i beni, con la sola eccezione del patrimonio statale. A questo punto la Állami Biz- tositó divenne un semplice esattore che non forniva alcun documento agli assicurati (essi non conoscevano né i valori assicurati, né avevano una descrizione delle cose assicurate, ecc.). Dopo la rivoluzione del 1956, con i primi decreti del governo Kádár fu abolita l’assicurazione obbligatoria nella speranza di riconquistare il favore dell’opinione pubblica. Possiamo affermare che la vera storia della Állami Biztositó inizia qui, quando si trasforma da semplice ufficio burocratico di esattoria in imprenditore vero, cercando di seguire le novità occidentali e introducen- do delle forme di polizze globali in varie versioni a scelta del cliente. Il successo poi fu assicurato dal fatto che furono assunti dei produttori, ai quali erano corrisposte delle provvigioni (in quel regime e in quel peri- odo pagare provvigioni a intermediari era considerata una bestemmia). Nel 1959 fu introdotta l’assicurazione obbligatoria responsabilità civile auto e, nel 1968, il cosiddetto “nuovo meccanismo econo- mico”, provvedimento liberale che portò ulteriori vantaggi alla Állami Biztositó. Fu abolito il divieto di assi- curare i beni di Stato, con il duplice benefico risultato: lo Stato fu sollevato dall’obbligo di pagare i danni che fino allora rimanevano a carico dell’erario, mentre per la compagnia si aprirono nuove grandi opportunità. Si rivitalizzarono anche relazioni economiche con altri Stati occidentali e nacquero i primi trattati di riassicu- razione con assicuratori d’oltrefrontiera. Purtroppo le riforme iniziate con il nuovo meccanismo economico dovettero ben presto essere annullate a causa dell’opposizione dell’Unione Sovietica.

RkJQdWJsaXNoZXIy NjUxNQ==